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IL SENSO DI COLPA NEL CAREGIVER


Accudire un proprio caro ammalato per lungo tempo comporta una serie di ripercussioni psicologiche ed emotive rilevanti. Il motivo è dato dal legame affettivo presente fra paziente e caregiver famigliare (che sia sereno o conflittuale) e dal senso di responsabilità maggiore che comporta tale assistenza.

Se si sbaglia nel somministrare un farmaco al paziente estraneo, si nutrirà un’emozione di colpa per il senso di responsabilità e professionalità personale; se si somministra un farmaco sbagliato ad un paziente familiare, l’emozione di colpa è probabile che sarà più intensa ed impattante.


Ci si sente il principale responsabile per il familiare che si sta accudendo, non solo a livello morale ma anche e soprattutto affettivo. Inoltre, il caregiver famigliare si trova spesso a dover fare delle scelte su materie che non conosce (medicina, farmacologia, chirurgia, ecc.), certamente aiutato dai medici, ma dove la decisione finale è spesso la sua o comunque la sua opinione sarà particolarmente influenzante per il paziente. In alcuni casi, deve scegliere se istituzionalizzare il proprio caro, cioè se farlo ricoverare in un reparto a lunga degenza o in una struttura specifica. La stessa relazione col congiunto ammalato lo porta sovente a momenti di tensione per la paura, la rabbia, il dolore, l’ansia provati in base ai risultati degli esami clinici o alla risposta alle cure del paziente. Esistono svariati motivi per cui un caregiver famigliare può provare sensi di colpa. Molto dipende dal suo carattere, da come sta vivendo l’assistenza al caro ammalato e da quanto il suo apporto sia obiettivamente, o a suo giudizio, rilevante o meno.


ALCUNI SENSI DI COLPA CHE IL CAREGIVER FAMIGLIARE PUÒ PROVARE

  • Senso di colpa perché si arrabbia col paziente e a volte gli risponde male

  • Senso di colpa nell’accettare l’aiuto di qualcuno, perché pensa che essendo un proprio caro dovrebbe accudirlo lui/lei o perché sa che il paziente non vuole nessun altro oltre a lui/lei

  • Senso di colpa se dedica del tempo a se stesso, anche se quel tempo è utilizzato per andare dal dentista o comunque per un impegno importante

  • Senso di colpa per aver ricoverato il proprio caro in una struttura a lunga degenza

  • Senso di colpa per problemi verificatisi in passato con il proprio parente e che ora pensa che poteva evitare, viste le sofferenze che il congiunto sta provando per altri motivi

  • Senso di colpa per aver desiderato, anche solo per un minuto, che il proprio caro morisse, perché lo vede soffrire, perché lo vede perdere la propria dignità in un tipo di vita che non avrebbe mai voluto, perché il caregiver non ha più energie per andare avanti

  • Senso di colpa per essersi confidato con un operatore o con altra persona, per la pena di trasmettere le proprie sofferenze a qualcun altro

  • Senso di colpa perché non riesce ad aiutare il proprio caro come vorrebbe. Generalmente, il caregiver famigliare attiva fantasie salvifiche e il peggioramento del paziente, anche se inevitabile, corrisponde a suo avviso alla propria incapacità di aiutarlo in modo produttivo

Gli stessi caregiver hanno la necessità che qualcuno li ascolti, raccolga i loro dubbi sulle difficoltà di dialogo. Sentono il bisogno di essere capiti dai loro familiari, di poter esprimere il senso di colpa nel non riuscire a risolvere nel modo più adeguato i problemi quotidiani che si presentano, di non riuscire a dare risposte eloquenti e convincenti alle domande fatte dai familiari. Spesso pare inevitabile pensare al passato, sia nella dimensione del senso di colpa, che in quella del rimpianto: si fanno pensieri rispetto a quello che si sarebbe potuto fare insieme al proprio caro o a ciò che invece non si è fatto, o ancora, a ciò che si sarebbe potuto evitare. Risulta quindi fondamentale avvalersi dell’aiuto di un professionista per una valutazione psicologica nel caso in cui l’emozione di colpa risulti pervasiva e invalidante, così da prendersi cura di se stessi.


Bibliografia http://www.laurapedrinellicarrara.it/argomenti-di-psicologia/psicologia-oncologica-patologie-organiche-gravi/caregiver-famigliare-senso-colpa/

https://www.fondazioneaiom.it/wp-content/uploads/2021/05/2021_ROPI-FondazioneAIOM_FOCUS_Caregiver.pdf


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